Penne:
il bilancio
al San Massimo
I dati Fials mettono in luce anche l’assenza del radiologo e i problemi di manutenzione: il Comune si faccia sentire
L’Ospedale San Massimo di Penne si prepara a chiudere il 2024 con tante criticità.
Un affanno latente tra carenze di medici, infermieri ed oss e problematiche legate alla manutenzione ordinaria delle strutture. Criticità che hanno coinvolto i principali reparti e servizi: dal pronto soccorso alla Medicina, dalla Chirurgia all’Ortopedia.
«Nel 2024 ci sono stati in servizio solo 4 chirurghi in Chirurgia, due in meno rispetto all’ospedale di Popoli», spiega il segretario regionale Fials, Gabriele Pasqualone. «Tutto ciò nonostante i ricoveri ordinari ed in urgenza siano aumentati di oltre il 30%. In sala operatoria sono stati eseguiti 828 interventi programmati (compresi quelli in laparoscopia avanzata) e 90 Interventi in regime di urgenza, ed oltre 300 SDAC (ambulatoriali complessi simili al Day Surgery)», dice ancora il rappresentante Fials.
La situazione non è migliore nel reparto di Ortopedia Traumatologia, dove c’è una carenza di medici, infermieri ed OSS. Negli ultimi mesi del 2024 il reparto ha anche dovuto fare i conti con le dimissioni del medico responsabile del reparto, Domenico Palmieri. «In Ortopedia mancano almeno 2 unità mediche, oltre ad infermieri e oss, in un reparto che conta 21 posti letto e spesso arriva a 24 degenze», incalza Pasqualone. Nel 2024 in Ortopedia sono stati effettuati 922 interventi: 419 di traumatologia, 248 programmati, 186 in day surgery e 69 in sdac.
«Tutti questi interventi sono stati effettuati in una situazione dove il radiologo manca dalle ore 14 alle ore 8 della mattina quotidianamente. In questi giorni di dicembre, addirittura, il radiologo manca anche la mattina. Praticamente il San Massimo ad oggi è un ospedale senza radiologia», sottolinea ancora il segretario regionale Fials.
In Pronto Soccorso la situazione è addirittura peggiore, dato che alla carenza di personale medico ed infermieristico si aggiunge una mole di lavoro impressionate. «Nell’ultimo anno il pronto soccorso del San Massimo ha registrato un aumento di accessi di oltre il 25%, superando i 16000 accessi, con i pazienti che, sempre più spesso, rimangono barellati all’interno del pronto soccorso per assenza di posti letto», precisa Pasqualone.
Anche l’area medica è in grave affanno. Nel padiglione di Medicina sono state segnalate anche svariate problematiche manutentive. In un terrazzo si è creato da tempo un fastidioso e pericoloso ristagno d’acqua, mentre diverse tapparelle risultano rotte e mai sostituite nonostante le segnalazioni.
«Nell’anno che va a concludersi il reparto di Medicina del San Massimo ha effettuato circa 740 ricoveri, con una media mensile di circa 60, con 3500 visite ambulatoriali. Il 90% dei ricoverati in Medicina sono non autosufficienti che richiedono più personale in servizio. Tutti i buoni risultati ottenuti dai reparti sono frutto di sforzi oltre il limite di medici, infermieri e OSS. Per mancanza di personale non è stato inoltre possibile attivare l’ambulatorio dedicato allo scompenso cardiaco cronico e l’ambulatorio allergologico. Medici ed infermieri, infatti, sono gravati da un pesante carico turnistico notturno.
È necessario che l’amministrazione comunale si faccia sentire con Asl e Regione, non è possibile andare avanti in questo modo», conclude il segretario regionale Fials.
Pescara, 30 12 2024
Riflessi
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